Prende il nome di “Fadiga Festival” il progetto che si concretizzerà a Cattolica nella giornata del prossimo 6 maggio, tra le 14.00 e 24.00. Si tratta della realizzazione di uno dei progetti votati e finanziati dall'Amministrazione Comunale attraverso lo strumento del bilancio partecipativo. La proposta, in collaborazione con l’Associazione Piazza Grande Aps, intendeva promuovere al Parco Melvin Jones un momento di arte pubblica ispirato alle pratiche di rigenerazione urbana, con musica, arte e cibo, riferendosi ad un pubblico il più possibile vasto ed eterogeneo e con un particolare focus sulle generazioni più giovani.
Gli organizzatori sottolineano come “arte murale, musica, giochi per bambini e adulti, skateboard e buon cibo locale saranno gli ingredienti di un format culturale del tutto nuovo per la città. Meno di un anno fa, grazie allo sforzo di alcuni esercenti locali e al supporto del Comune di Cattolica, è stata organizzata una jam di graffiti con un piccolo evento musicale nel sottopasso del Largo della Pace”.
“Quest’anno - aggiungono i promotori - abbiamo deciso di unire le forze con l'Associazione giovanile Piazza Grande per dar corpo ad una proposta più ampia e orientata a fornire un nuovo panorama culturale per tutte e tutti. Abbiamo così portato la nostra idea a bilancio partecipativo e i cittadini l'hanno premiata, permettendoci oggi di avviare questo nuovo progetto”.
“Abbiamo creduto sin dall’inizio nello strumento del bilancio partecipativo - sottolinea l'Assessore alla Partecipazione, Federico Vaccarini - e siamo, dunque, doppiamente felici di veder presto realizzarsi una delle idee scelte dai nostri concittadini. Così come è stato per il momento di consultazione, ci aspettiamo una larga partecipazione della comunità il prossimo 6 maggio, specialmente dei più giovani che saranno sicuramente attratti dalla possibilità di essere ancora una volta protagonisti pro-attivi nel tessuto artistico, culturale ed ambientale della nostra città” .
Il “Fadiga Festival” nasce dalla voglia delle generazioni più giovani di “fare la differenza, di creare qualcosa di inedito, di parlare della propria fatica generazionale nell'affrontare una situazione globale avversa ma di farlo in modo creativo. L'obiettivo non è solo quello di creare un evento o realizzare un' intervento. Vogliamo stimolare lo sviluppo di un percorso e questo è solo l'inizio. Partendo da un piccolo sottopasso ci piacerebbe inondare la città, d'estate e d'inverno, di attività utili alla collettività”, commentano gli organizzatori.
Concordi l’Assessore ed i promotori a sottolineare che “attraverso questo progetto si vorrebbe permettere a chiunque, senza distinzione di genere o età, di sentirsi utile, di fare la differenza, di sfogare la propria fadiga. Se l'obiettivo a breve termine è quello di far intravedere nuove possibilità, quello a lungo termine non può che consistere nella costruzione di percorsi solidi di cittadinanza attiva e produzione culturale, canalizzando le forze in direzione di tutti quegli spazi e luoghi che necessitano di una rivitalizzazione e di un ripensamento nella loro funzione e utilizzo”.
Per collaborare con il festival o per saperne di più: +39 338 8228796 - and.gianfanti@gmail.com
IL MANIFESTO DEL FADIGA FESTIVAL
La fadiga è la nostra fedele compagna: la incontriamo tutti i giorni quando ci alziamo per andare al lavoro, mentre studiamo, quando ci prendiamo cura degli altri, dei figli, mentre pensiamo alle bollette che avremo da pagare, alle tasse, al traffico, ai litigi, a tutte le incomprensioni e le incombenze quotidiane.
La fadiga è sforzo in avanzo: qualcosa che non vorremmo, ma dobbiamo fare, chiede di essere riconosciuto. La fadiga è sacrificio necessario: per qualche strana ragione, nel parlare comune, è troppa o mai abbastanza.
La fadiga ci dà soddisfazione, a guardarla dietro noi, quando l'abbiamo vinta. Ci fa paura vederla avanti: vorremmo evitarla con scorciatoie e stratagemmi. La fadiga, però, conosce tutti i trucchi ed ogni strada: sa sempre dove trovarci.
La fadiga è appiccicosa e competitiva: quando qualcuno dice che l'è fadiga, subito vorremmo dimostrargli quanto la nostra fadiga è più faticosa: l'è una gran fadiga.
Fadiga è un festival che di fadiga, non ne vuole fare. Scansare la fadiga non vuol dire essere inattivi, depressi, fannulloni. Fadiga è uno spazio che si prende il tempo per fare non quello che deve essere fatto, ma quello che vuole essere fatto.
Fadiga è un festival per affaticarsi al contrario: uno sforzo intenso e prolungato di benessere.
Fadiga è dove il bello di non far niente, la gioia di stare assieme, il gusto di mangiare e bere cose buone, lo spirito per ballare, il tempo per incontrarsi, la curiosità di conoscersi, la voglia di far arte, sport e musica si incontrano per un giorno intero.
Fadiga è un festival insopportabile a quelli che non vogliono star bene.