“Mens sana in corpore sano”: a Cattolica questo è possibile, grazie alla vasta offerta di attività sportive proposte. Dalla spiaggia alle colline, le occasioni per mantenersi in forma non mancano di certo. Chi ama praticare sport, qui trova campo libero: calcio, calcetto, “calciotto”, golf, tennis, motociclismo, beach volley, beach basket, vela, wind surf, nordic walking ed equitazione. Migliaia di sportivi di tutte le età scelgono la Regina anche, e soprattutto, per questo: gran parte delle strutture ricettive di qualità sono specializzate nel turismo sportivo. Chiedetelo agli affezionati cicloturisti che hanno eletto Cattolica, la sua riviera e le sue colline, a tappa obbligata dei loro tour in giro per l’Italia e l’Europa. E per una panoramica di pura magia, provate a passeggiare o a pedalare sulle alture del Monte San Bartolo: lo spettacolo, unico ed emozionante, è assicurato. La vista della splendida laguna di Castel di Mezzo è di quelle che lasciano senza fiato: e per immergersi ancor più nella natura, perché non provare i percorsi di mountain bike e trekking lungo la Valle del Conca?
PROPOSTE SU DUE RUOTE
Adagiata sulla pianeggiante striscia costiera e circondata da campagne, colline, aree boschive e piccoli centri che custodiscono tesori storici e artistici, Cattolica è un punto di partenza privilegiato per escursioni in bicicletta.
Sentieri, strade principali, piste ciclabili sul lungomare, percorsi che conducono alle vette panoramiche dell’entroterra sono fra i tanti itinerari percorribili sia da chi è abituato a pedalare per diversi chilometri, sia per chi vuole trascorrere qualche ora di tranquillità all’aria aperta alla ricerca di paesaggi da cartolina.
Per chi è ben allenato, e vuole dedicare l’intera vacanza a Cattolica al cicloturismo, le escursioni di gruppo organizzate propongono diversi percorsi che partono dal centro di Cattolica e dai principali hotel per cicloturisti di Cattolica. L’offerta è talmente varia che ogni giorno si può intraprendere un nuovo viaggio, spostandosi dalla Romagna alle Marche, dalla Valmarecchia alla Valle del Conca, dagli inerpicati borghi del Montefeltro ai riposanti viottoli di campagna dell’entroterra romagnolo.
La crescente tendenza alle vacanze attive da parte di molti turisti italiani e stranieri è stata presto fatta propria dall’offerta turistica di Cattolica, dove oggi sono a disposizione diversi Bike Hotel Cattolica, dotati di comfort e servizi pensati su misura per cicloamatori e punto di incontro per i tanti appassionati della bicicletta che si danno appuntamento a Cattolica da inizio primavera sino ad autunno inoltrato.
Gli alberghi per cicloamatori di Cattolica sono dotati di depositi per biciclette a cui possono accedere solo gli ospiti dell’albergo, armadietti per riporre la propria attrezzatura, un’officina con tutto il necessario per la cura e la manutenzione della bicicletta, guide esperte a disposizione per chiedere consigli e per organizzare escursioni di gruppo, mappe con informazioni indicate in tutte le lingue, speciali convenzioni con negozi sportivi del circondario, servizio lavanderia per l’abbigliamento tecnico, un medico e un fisioterapista a disposizione per piccoli infortuni, menù bilanciati e snack energetici pre e post allenamento, un’area fitness interna con attrezzature per allenarsi e sauna per rilassarsi dopo una lunga pedalata oppure vantaggiose convenzioni con i centri sportivi di Cattolica.
Consulta i 6 itinerari che trovi sotto e scopri i percorsi che ti proponiamo per farti conoscere la costa ed il bellissimo entroterra di Cattolica.
MARI E MONTI
Questo itinerario che si snoda fra la Romagna e le Marche, è un percorso lungo 70 chilometri che comprende una salita difficile, ma nel complesso si può giudicare di media difficoltà.
Punto di partenza è il porto di Cattolica, da qui si inizia l’arrampicata sulla strada panoramica che conduce a Gabicce Monte, la ripida salita in 6 chilometri conduce al punto più alto di Gabicce Monte, situato a 144 metri sul livello del mare. Giunti sulla cima, il venticello fresco e la splendida visione della Riviera ai piedi del promontorio di Gabicce aiuteranno a dimenticare la fatica.
Si prosegue salendo ancora un po’ lungo la strada che scorre parallela alla costa, il percorso è allietato dalle bellissime vedute dei piccoli borghi di Casteldimezzo e Fiorenzuola di Focara che dista da Gabicce Monte 8 chilometri. Questo è il punto massimo di altezza sul livello del mare del nostro percorso, 190 metri che regalano uno dei più suggestivi panorami della Riviera.
Si incomincia la discesa verso Pesaro,e una volta arrivati, dopo una piccola sosta nel bellissimo centro storico, si riparte verso l’entroterra in direzione Montecchio. In circa 13 chilometri in salita con una pendenza lieve e piacevole si raggiunge il bivio per Tavullia che si abbandona subito per rivolgersi verso Meleto al bivio successivo. Dopo altri 6 chilometri in cui la salita diventa più ripida, si incontra il bivio di San Rocco e si prosegue salendo ancora per 2 chilometri fino alla successiva tappa, Santa Maria del Monte.
Ci si trova a questo punto ad una altezza di 177 metri sul livello del mare, dal punto panoramico più alto si gode una spettacolare vista sulle valli romagnole, ma appena valicata la cima e iniziata la discesa che conduce a Tavullia ci si ritrova ancora una volta oltre il confine marchigiano. Tra il bivio di Tavullia e il nostro punto d’arrivo al porto di Cattolica mancano solo 8 piacevoli chilometri di semplice discesa, e una volta attraversato San Giovanni in Marignano bastano poche pedalate per rivedere all’orizzonte il panorama marino di Cattolica.
I PANORAMI DELLA RIVIERA
La difficoltà di questo percorso è elevata, nonostante si distribuisca su soli 48 chilometri, infatti, l’itinerario propone una serie di salite e discese che richiedono esperienza e allenamento. Le meraviglie architettoniche e i suggestivi panorami che si aprono a picco sulla costa saranno però la migliore ricompensa per le energie spese.
Partendo dal Porto di Cattolica, si inizia subito l’arrampicata verso il poggio di Gradara, circa 6 chilometri di salita non troppo ripida che conducono fino all’imponente cinta di mura e alle merlate torri di epoca medioevale. Una sosta in paese darà modo di visitare la famosissima Rocca Malatestiana, padrona della collina di Gradara e teatro di lotte fra potenti, scontri fra signorie e papato e soprattutto dello straziante amore di Paolo e Francesca, reso immortale da Dante nella Divina Commedia.
Dopo aver visitato la Roccaforte, se la giornata è limpida si può godere del bellissimo panorama che da un lato si affaccia sulla costa e dall’altro sul monte Carpegna. Poi si è pronti alla discesa che conduce a Pesaro, dove l’accogliente e antichissimo centro storico ha mantenuto diversi interessanti edifici medioevali e rinascimentali. Un po’ di brezza che soffia dal mare aiuta a ricaricarsi prima di affrontare la successiva impervia salita.
Tanta concentrazione e sudore richiede l’arrampicata per la strada panoramica diretta a Fiorenzuola di Focara e alla successiva tappa, Gabicce Monte. Circa 22 chilometri durante i quali serve il massimo impegno, ricompensato però dalla meravigliosa vista della costa che affianca per tutto il tragitto la strada panoramica.
Il centro storico di Fiorenzuola e il meraviglioso panorama di Gabicce Monte saranno fra i ricordi indimenticabili di questa gita fra rocche e antichi borghi che dalla loro posizione dominano il panorama della costa, come imponenti guardiani della nostra Riviera. Dopo aver goduto di queste meraviglie, il tragitto di ritorno a Cattolica è una piacevolissima discesa di 6 chilometri che conduce al porto, dove finisce il nostro percorso.
ROCCHE E CASTELLI MALATESTIANI
Il percorso, di 121 chilometri, è stato valutato di media difficoltà, anche se rispetto agli altri itinerari indicati in questa sezione prevede molte più tappe e soste data la lunghezza del tragitto.
Da Cattolica si parte subito in salita diretti verso Gradara, dove troneggia la Roccaforte Malatestiana in cui si svolse la contrastata e famosissima storia d’amore fra Paolo e Francesca. Una visita alla Roccaforte e qualche minuto dedicato al panorama che si gode dalla torre della Rocca sono d’obbligo.
La salita prosegue in direzione Monteluro, teatro di una importante battaglia fra la signoria dei Malatesta e quella dei Montefeltro per aggiudicarsi la fortezza strategica posizionata sulla collina a 289 metri di altezza sul livello del mare. Del castello di Monteluro, che per la sua posizione elevata dominava il panorama, oggi resta solo qualche rudere.
Scendendo si incontra il piccolo centro di Tavullia, quello di Trebbio e, dopo una breve e dolce salita si raggiunge Montegridolfo, con il suo curato centro che venne completamente raso al suolo nel corso delle guerra fra Montefeltro e Malatesta, e poi ricostruito nel 1300 con impianto rettangolare e torri d’avvistamento lungo le mura, così come ci si presenta oggi.
La successiva tappa, Mondaino, dista solo un chilometro, ma questo tratto rappresenta senz’altro uno dei più difficili di tutto il percorso dato che per raggiungerlo bisogna percorrere una salita con una pendenza del 15%, che conduce alla vetta posizionata a 400 metri d’altezza sul livello del mare.
Questo bellissimo centro è dominato dalla Rocca Malatestiana, costruita fra il XIII secolo e il XV secolo, dotato di una meravigliosa terrazza da cui godere di un panorama a 360 gradi, che va dalle valli romagnole al litorale pesarese.
Dopo la visita del piccolo e accogliente centro storico di Mondaino si può ripartire, tenendo la destra e poi subito svoltando a sinistra si va in direzione della meta successiva distante 10 chilometri, Tavoleto (420 metri sul livello del mare). Altri 10 chilometri di piacevole e dolce discesa conducono a Montefiore, uno degli avamposti della signoria Malatestiana, dove i signori di Rimini hanno fatto erigere una delle rocche considerate simbolo del potere Malatestiano su tutta la Valconca.
Si continua la discesa che conduce a Morciano, da qui, girando a sinistra si raggiunge Taverna e Mercatino Conca, posizionati ai piedi del suggestivo Monte Titano. Tenendo la destra, in direzione San Marino, seguire le indicazioni fino alla superstrada e girare alla rotonda di Borgo Maggiore seguendo le indicazioni per Acquaviva e Arezzo, dopo un chilometro girare a destra in direzione Ventoso.
Proseguendo per questa strada, 5 chilometri di discesa veloce (pendenza del 18%) conducono al bellissimo centro storico di Verucchio, antico centro che dall’alto domina la vallata del Marecchia. Sullo sperone del Monte Verucchio si trova la Rocca Malatestiana, o “Rocca del Sasso” una delle più grandi e meglio conservate roccaforti della signoria Malatesta.
Dopo aver visitato la Rocca e aver sostato qualche minuto davanti ai bellissimi paesaggi visibili dal belvedere di Verucchio, si riprende la stessa strada già fatta fino al bivio e da qui ci si dirige in direzione Rimini, al bivio successivo si prosegue mantenendo la destra per imboccare la strada diretta a Santa Cristina e poi a San Paolo.
Al bivio per Sant’Ermete girare a destra in direzione Ospedaletto. Raggiunta la pianura e attraversata Gaiofana girare a sinistra in direzione San Salvatore, al semaforo girare a sinistra in direzione Riccione e Coriano. Quest’ultimo tratto, di circa 12 chilometri, si percorre attraverso strade immerse nel verde e nella tranquillità delle campagne dell’entroterra. A Coriano una sosta permette di visitare i resti dell’antico Castello fatto erigere dai Malatesta intorno al 1440.
Al semaforo di Coriano girare a sinistra in direzione Misano Monte, che si raggiunge dopo 8 chilometri di strada lievemente in discesa. Del Castello Malatestiano di Misano Monte sono oggi visibili solo l’arco d’accesso e parte della torre.
Da Misano Monte il bellissimo panorama aperto sulla Riviera permette di vedere a occhio nudo il punto d’arrivo del nostro lungo e intenso percorso che si raggiunge scendendo verso Misano Cella e, al semaforo, proseguendo in direzione Santamonica. La discesa inizia con una forte pendenza che si addolcisce mano a mano che ci si avvicina alla costa e alla meta finale del nostro itinerario, il lungomare di Cattolica.
IL TESORO DI URBINO
Meta di questo itinerario è la meravigliosa città d’Urbino, città romana che nel XV secolo sotto il signore Federico del casato dei Montefeltro, divenne una delle corti culturalmente e artisticamente più ricca e vivace.
Raggiungere in bicicletta la bellissima città che diede i natali a Raffaello e in cui vissero Piero della Francesca, Francesco di Giorgio Martini e tantissimi altri geni del rinascimento italiano non è impresa da tutti. Il percorso indicato è lungo 91 chilometri e si compone di tre salite e due discese che richiedono allenamento e abilità. Nell’insieme il tragitto è valutato di difficoltà elevata.
Partendo dal porto di Cattolica si inizia in maniera piacevole e rilassante, percorrendo il tratto di lungomare di 8 chilometri che conduce a Riccione. La prima vera arrampicata è anticipata da una lieve salita di 12 chilometri che da Riccione conduce a Morciano. L’alto monte che si apre davanti ai nostri occhi, sormontato dalla bella Rocca Malatestiana, è Montefiore. La vetta è posizionata ad una altezza sul livello del mare di ben 385 metri, 4 chilometri che costano molta fatica ma che ripagano con una meravigliosa vista dall’alto su quello che fu territorio del Ducato d’Urbino.
Da Montefiore la salita continua ancora per 6 chilometri, fino a raggiungere Tavoleto (426 metri sul livello del mare). Tra il verde della vallata e le cime rocciose che compongono il panorama che si gode da questa altezza, si può individuare la vicina Urbino. Se in linea d’aria lo spazio che divide questi due picchi è davvero poca, la strada che conduce da qui a Urbino è fra le più faticose di tutto il percorso.
I 9 chilometri di veloce discesa che da Tavoleto portano a Ca’ Gallo richiedono capacità ed esperienza, lo stesso vale per la successiva salita di 14 chilometri che conduce alla “Perla del Montefeltro”, come viene chiamata l’antica città d’Urbino, una strada da percorrere con calma, godendo della rilassante vista sulle valli e le campagne circostanti.
Giunti ad Urbino, va ancora conservato un po’ di fiato, perché per visitare il bellissimo centro storico, con le sue piazzette, chiese, vie e le antiche case, bisogna arrampicarsi attraverso bellissime strade di lastricato che salgono fino a raggiungere il picco più alto, dove si trova la Fortezza dell’Albornoz.
Tantissimi i luoghi di interesse storico ed artistico che meritano una visita, fra i più noti possiamo elencare Palazzo Ducale, esempio della magnificenza e dell’eleganza che caratterizzò la corte del Duca Federico, la Casa di Raffaello, il Duomo e la chiesa di Santa Chiara, dove lavorò il celebre architetto Francesco di Giorgio Martini.
Il percorso di ritorno a Cattolica da Urbino è ancora piuttosto lungo, ma una volta superata la prima velocissima discesa che da Urbino conduce Montecchio il tragitto diventa meno complicato. Da Montecchio si procede verso Osteria Nuova e poi si sale fino a Tavullia. Da questo punto si può iniziare a riprendere fiato perché il tratto che conduce a San Giovanni in Marignano è una semplice discesa di 6 chilometri e da qui Cattolica si raggiunge, girando a destra, in poche pedalate di strada pianeggiante.
VALLI MARCHIGIANE
Il tragitto fra le valli marchigiane qui proposto si sviluppa su 78 chilometri ed è valutato come un percorso di difficoltà media.
Si parte dal Porto di Cattolica dirigendosi attraverso la strada del mare verso Gabicce Mare, da qui si sale verso il monte di Gabicce, 5 chilometri di salita che conducono sulla cima a 100 metri d’altezza sul livello del mare.
Per raggiungere Pesaro, la successiva tappa situata sulla costa, si attraversano i pittoreschi centri di Fiorenzuola e Santa Marina Alta, altri 10 chilometri in cui si continua a salire. La discesa fino a Pesaro, 5 chilometri, e i successivi 10 chilometri di pianura che conducono a Fano, danno modo di riprendere fiato e di mantenere l’orizzonte marino sempre a vista.
Da Fano ci si sposta verso l’entroterra marchigiano, la meta seguente è Santa Maria Arzilla, che si raggiunge dopo 8 chilometri di salita. Da Arzilla, posizionata all’altezza di 150 metri sul livello del mare, si scende per 4 chilometri verso Santa Veneranda, e dopo altri 8 chilometri di pianura si raggiunge Montelabbate.
Proseguire attraverso la zona artigianale di Montelabbate fino a Osteria Nuova. Da qui girare a sinistra sulla strada provinciale e continuare per 5 chilometri in direzione Montecchio.
I successivi 8 chilometri sono in salita e conducono a Tavullia che con i suoi 207 metri sul livello del mare segna il picco massimo di questo percorso. Da Tavullia a Cattolica, meta finale del nostro tragitto attraverso le valli marchigiane, mancano 13 chilometri dei quali 8 in discesa diretti a San Giovanni in Marignano e da qui, girando verso destra, altri 5 in pianura fino a raggiungere il lungomare di Cattolica
IN MOUNTAIN BIKE A ONFERNO
Questo itinerario attraversa il territorio del comune di Montecolombo, l’antico “Castrum Montis Colombi” romano. Il tragitto, lungo 29,50 chilometri partendo da Osteria Nuova, comprende 21 chilometri di sterrato ed è stato valutato di difficoltà media. Per raggiungere osteria nuova da Cattolica si seguono le indicazioni per Morciano di Romagna, poi si percorrono 4 chilometri sulla Strada Provinciale del Conca in direzione Mercatino Conca.
Giunti alla località di Osteria Nuova si prosegue sulla destra in Via Colomba, una stradina che conduce al ponte sul fiume Conca e prosegue sulla sinistra, in direzione Montefiore, con una breve salita. Dopo pochi metri si gira a destra nella strada bianca che si snoda in una serie di salite e discese per circa 2,5 chilometri.
Dove la strada bianca termina, inizia il bosco che va attraversato seguendo il sentiero e oltrepassando alcuni guadi, dopo 4 chilometri è indicata l’uscita dal bosco, da qui si prende la strada a destra per Molino Rocchi e al primo bivio si prosegue l’arrampicata verso il paese di Castelnuovo.
Mantenendosi sulla strada principale si continua a salire lungo il crinale fino a giungere a Piandicastello, situato a 480 metri sul livello del mare. A questo punto si può programmare una piccola sosta sul piazzale della chiesa, per rifornirsi d’acqua alla fontana, dopo di che si riparte in direzione del cimitero, lungo la strada bianca che, poco prima di giungere al cimitero svolta a sinistra, per il sentiero che conduce al punto più alto del nostro tragitto, 552 metri sul livello del mare. Nei giorni limpidi da quassù si gode di una meraviglioso panorama, e con lo sguardo si abbracciano monti, colline, valli e, in lontananza, l’azzurro del mare.
La discesa di 1,5 chilometri verso valle che conduce ad Onferno è particolarmente ripida e, data la precarietà del terreno, in alcuni punti può capitare di dover scendere dalla bici. Giunti ad Onferno sono diverse le attrattive per i visitatori. Il museo naturalistico e le famose Grotte d’Onferno, citate da Dante nella Divina Commedia, sono fra le meraviglie naturali che rendono quest’area unica e di grande interesse.
Dopo la visita si può ripartire mantenendosi a sinistra sulla strada asfaltata che per un breve tratto sale per poi divenire una lunga e lineare discesa di oltre 2 chilometri. A destra si trova un sentiero di sterrato che segue il crinale delle colline, durante questo saliscendi il terreno duro e polveroso metterà alla prova sia i ciclisti che le biciclette. Per mantenere l’orientamento basterà fare riferimento al paese di Gemmano che si vede sulla destra.
Giunti alla strada asfaltata si svolta a sinistra e si percorre la strada provinciale in direzione Gemmano. In Via Conventaccio, dopo una corta salita sterrata, un sentiero in discesa circondato da rigoglioso verde conduce al fondo valle. Si incrocia la chiesa di Carbognano, ancora qualche minuto di strada asfaltata conduce al ponte sul fiume Conca. Si ripercorre da qui la strada fatta a inizio percorso, fino a Osteria Nuova.