Terzo evento di “Marzo per Lei” 2024, Alle radici della violenza con il docufilm “Il popolo delle donne”

Creato il 12 Marzo 2024

Un’indagine sulle radici dell’odio, della violenza degli uomini sulle donne e sulla possibilità di contrastarla, nata dall’attività di terapia nelle carceri con detenuti in isolamento per omicidio, stupro, pedofilia. Ma allo stesso tempo anche un’analisi sull’insicurezza di essere donne, nonostante il cambiamento epocale dell’emancipazione e affermazione di sé. Tocca nervi ancora scoperti e ferite sempre aperte il bellissimo docufilm “Il popolo delle donne” al centro del terzo appuntamento di “Marzo per Lei”, in programma per domani sera, mercoledì 13, alle ore 21 al Salone Snaporaz. Protagonista e io narrante della pellicola è Marina Valcarenghi, psicanalista, giornalista e fondatrice di Viola, associazione per lo studio e la psicoterapia della violenza. Valcarenghi è stata la prima psichiatra italiana a lavorare in carcere con condannati per femminicidio e altri reati di violenza contro le donne. La visione del film sarà arricchita dall’intervento della psicologa del Centro anti violenza Ilaria Mingione. Alla serata prenderà parte anche l’artista Mario Drudi, autore del dipinto “Lei-una riflessione pittorica sulla donna”, il volto icona del manifesto degli eventi “Marzo per Lei” organizzato dall’Amministrazione. Drudi spiegherà la genesi della sua opera, una rilettura in chiave pop della celebre “Annunziata” di Antonello da Messina del 1476.

“È un appuntamento molto importante a cui teniamo particolarmente perché si indagano le cause che sono all’origine della violenza contro le donne – commenta l’Assessora alle pari opportunità Claudia Gabellini – Un appuntamento a cui vorremmo che partecipassero anche tanti uomini. Si affrontano temi che sono di grande attualità con cui dobbiamo fare i conti. Non basta fermarsi all’ascolto dei casi di cronaca, che purtroppo sono ancora tantissimi, ma è importante che ciascun cittadino e cittadina, sia sempre più consapevole di quello che c’è dietro. E questo docufilm offre un’opportunità preziosa di crescita per tutti, da non perdere”.

 

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