Cattolica – ven 17 Marzo – Ordine del giorno Dehors.
L'amministrazione ha incontrato le categorie economiche per condividere il percorso che in tempi molto brevi andrà a regolamentarne l'utilizzo e la possibilità di sfruttamento.
Nell'ottica di uniformare il linguaggio compositivo degli elementi mobili o facilmente rimovibili posti in modo funzionale ed armonico sullo spazio pubblico che costituisce, delimita e arreda lo spazio esterno di un pubblico esercizio destinato all'attività di somministrazione di alimenti e bevande (Dehors), il comune di Cattolica si accinge ad adottare un regolamento in linea con quello approvato dal Comune di Rimini lo scorso anno, redatto in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio di Ravenna.
Presente all'incontro l'arch Napoli (Soprintendente).
L'incontro è risultato estremamente cordiale e collaborativo, organizzato per condividere visioni, ricevere consigli e suggerimenti prima delle ratifiche necessarie per renderlo attuativo ha raggiunto i suoi obbiettivi.
L'arch. Napoli ha illustrato la visione generale dell'ente da lui diretto riguardo i Dehors, argomento in cui per esperienze pregresse ed attuali è particolarmente competente.
L'intenzione di costruire un percorso condiviso con la soprintendenza, deriva dalla consapevolezza che per le attività economiche, i percorsi burocratici autorizzativi obbligatori per poter sfruttare l'opportunità commerciale “Dehors”, siano più veloci se tutto il processo di regolamentazione viene concertato e organizzato tra i due enti.
Nell'ottica di agevolare gli utenti la soprintendenza ha aperto anche un ufficio a Rimini (previo appuntamento)
Durante l'incontro si è discusso delle varie tipologie possibili di DEHOR e quali tipi di categorie economiche potranno usufruirne.
I Dehors avranno la stessa ampiezza delle vetrine dell'esercizio che ne farà richiesta, questo per non saturare gli spazi ma anche per non ledere eventuali futuri progetti dei vicini di vetrina.
Il soprintendente ha preso spunto dell'incontro anche per dire un paio di cose sul mare d'inverno.
In maniera chiara ha voluto esprimere il concetto che le spiagge d'inverno devono essere tenute meglio che in estate, devono essere aperte, senza reti barriere od ostacoli che impediscano o rendano poco agevole e poco gradevole la fruizione del bene comune che è la spiaggia.
Proprio nell'ottica di volere una il bene fruibile tutto l'anno e ben tenuto, la direzione è quella di agevolare l'apertura delle attività di somministrazione in spiaggia, per tutto l'anno.