Sabato 25 marzo, alle ore 17.00, presso il Salone Snaporaz, si terrà il secondo incontro del ciclo “All’origine dell’Umano. Tre indagini sul tempo profondo”. Guido Barbujani, genetista di fama internazionale e scrittore, traccerà, a partire dalla sua più recente pubblicazione, Come eravamo. Storie dalla grande storia dell’uomo (Laterza 2022), il contributo che, negli ultimi trent’anni, lo studio del DNA umano antico e presente ha apportato alla comprensione dell’evoluzione umana. Dal primo avventurarsi su due gambe nelle pianure africane alla produzione di pitture rupestri, piramidi, bastimenti, parlamenti e molto altro: tanto si è scritto sul cammino evolutivo dell’umanità grazie al lavoro di paleontologi, archeologi e genetisti. Ma oggi siamo riusciti a compiere un ulteriore passo: con la capacità che abbiamo acquisito di leggere a fondo il DNA di tante persone, passate e presenti, e di interpretarne le differenze, quei resti non solo ci danno un’idea delle migrazioni, degli scambi, dei processi di adattamento all’ambiente che hanno fatto di noi quello che siamo, ma ci hanno anche permesso la ricostruzione delle sembianze dei nostri antenati.
Dialogherà con l’autore
l’archeologa Sara Sertori
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Guido Barbujani, genetista. Ha lavorato nelle Università di Padova, Bologna, State of New York a Stony Brook e Londra; attualmente è Professore ordinario all’Università di Ferrara, dove insegna Genetica. Autore di numerosi articoli scientifici e volumi di carattere divulgativo, fra i quali: Questione di razza (2003), Dilettanti. Quattro viaggi nei dintorni di Charles Darwin (2004) e, con Pietro Cheli, Sono razzista ma sto cercando di smettere (2008), Europei senza se e senza ma (2008). Nel 2007, con il saggio L’invenzione delle razze, vince il quinto Premio letterario Merck Serono, dedicato a saggi e romanzi pubblicati in italiano che sviluppino un confronto e un intreccio tra scienza e letteratura. Nel 2014 vince il Premio Napoli per la sua opera di divulgazione scientifica, che ha avuto come oggetti privilegiati l'evoluzione umana e il tema delle ‘razze’.
Sara Sertori, archeologa specializzata in archeozoologia, etruscologia e archeologia italiana presso l'Università di Bologna. Dal 2021 lavora presso il Museo della Regina.
Informazioni:
Museo della Regina
tel. 0541.966577-775
museo@cattolica.net