l'Assessorato Pubblica Istruzione ha, da sempre, organizzato opportunità educative con i vari ambiti scolastici, lavorando in continuità, con una progettazione condivisa e rispettosa delle diverse peculiarità dei vari ordini scolastici.
Durante gli anni,vi è stata la preziosa opportunità di lavorare con esperti/educatori di fama internazionale ed insegnanti molto creativi che possiedono, grazie alla loro esperienza, quella "mission" interiore che permette di porsi in ascolto dei bambini e di provare e riprovare strategie
nuove per porsi in relazione con i bambini e le bambine in continuo cambiamento e con le loro famiglie.
Le attività sulla Legalità sono il risultato di un lungo percorso costruito con le Scuole e la Regione Emilia-Romagna ed in particolar modo la documentazione raccolta negli anni scolastici 2010/11,
2011/12 e 2012/2013 esprime, in sintesi, la motivazione al fare, non solo dentro le scuole, ma su tutto il territorio.
Trasformazioni e condivisioni producono forze adrenaliniche e retroattive che, una volta messe in circolo, motivano i bambini a dare il tutto di sé per il loro futuro: si focalizzano le cose importanti della vita in modi del tutto nuovi e significativi.
Preparazione, buone tecniche, impegno diligente e attenzione ai bambini è la base di partenza per qualsiasi avventura nel campo dell'educazione. I bambini tracciano continuamente quello che provano e pensano muovendosi, disegnando, fiabando, musicando, drammatizzando, recitando, fotografando,
scrivendo, registrando, filmando, danzando.... creando legami fra i propri mondi ed il mondo esterno.
Analizzare, osservare, interpretare, tener conto dei prodotti dei bambini, valorizzarli e proporli all'attenzione di tutti utilizzando anche gli strumenti di comunicazione di massa è tra i compiti degli operatori scolastici.
I bambini cambiano, cambiano i loro pensieri, i loro bisogni, le loro paure, cambia la società, cambiano gli stili educativi, gli interventi, cambia ciò che fanno ed il modo di "fare", immersi sempre di più nella tecnologia.
In una società sempre più complessa, necessitano visioni d'insieme sul loro sviluppo, momenti di confronto, ricerche ed osservatori per poter svolgere interventi positivi in campo educativo.
Atteggiamenti educativi adeguati per vincere le nuove paure, capacità di ascolto e capacità di guida si sviluppano meglio all'interno di progetti in rete che permettono esperienze significative e a vari livelli: singolarmente, di coppia, in piccoli e grandi gruppi e come cittadini, per condividere esperienze
sociali ed avere risposte chiare, che devono diventare prese di responsabilità da parte della comunità locale.
I minori si possono impegnare a pensare un nuovo progetto di società se al contempo sono protagonisti, supportati dalla comunità locale.
Possono provare a tracciare rotte per il futuro con la consapevolezza che soli non sono e che il loro essere persona è strettamente legato all'essere delle altre persone.
I bambini non vogliono imparare dalle esperienze dei loro padri e delle madri, ma dalle proprie.
I tentativi di sostituire i nostri giudizi ai loro sono tutti destinati a fallire.
Gli adulti hanno il dovere di crescere persone libere, libere nel pensiero, nell'azione e nel GIUDIZIO.
Ma che cos'è la libertà?
Diceva Woodrow Wilson :
-Quando vediamo una barca scivolare leggera e agile sull'acqua, diciamo "
Come corre libera", ma intendiamo dire che si adegua perfettamente alla forza
del vento, che obbedisce con precisione al potente soffio del cielo che le
gonfia le vele. Indirizzatela dritta nel vento e la vedrete esitare e traballare
"in stallo", come dicono i marinai. Ritornerà libera soltanto quando la
metterete sottovento e avrete di nuovo ristabilito l'assetto adatto alle forze alle
quali deve obbedire e alle quali non può sfuggire.-
"Care maestre non vogliamo andare alla Scuola dei grandi.
Lì urlano e fanno gli scherzi, non ci si può muovere, bisogna chiedere i
permessi per andare in bagno, per parlare e per fare qualsiasi cosa. Gli insegnanti rimangono senza voce perché sgridano tutti."
Chiara, Piero e Anna
La lotta alla mafia non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, che coinvolga tutti, specialmente le giovani
generazioni, le più adatte a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che fa rifiutare
il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità, e quindi della complicità.
Paolo Borsellino
Piero Cecchini-Sindaco :
La lotta all’illegalità è collaborazione. Se vogliamo la civiltà dobbiamo preparare i cittadini del futuro.
Mario Galasso-Assessore Provincia di Rimini:
Un futuro diverso parte dalle nostre scelte quotidiane. Non aspettiamo che siano gli altri, cerchiamo di fare subito il nostro meglio e insieme.
Alessandro Bondi-Vicesindaco:
Come mettere in sicurezza le nostre zone? Se decidiamo di combattere i “cattivi” siamo già in ritardo, i danni sono già stati fatti; meglio orientarsi sulla prevenzione: condividiamo e rispettiamo le regole.
Anna Sanchi-Assessore Pubblica Istruzione, Politiche giovanili e Cultura:
Creiamo reti locali per crescere ragazzi consapevoli delle proprie azioni e per aiutarli ad operare scelte adeguate ai cambiamenti sociali.
Sten. Pietro Previti-Guardia di Finanza: Ci proponiamo come figure amiche per tutelare le Leggi fiscali e come servi delle Leggi per poter essere liberi di costruire servizi per la società.
Appuntato Daniele Rocchi: Quando succedono fatti tragici, ad esempio un minore viene accompagnato in carcere, significa che l’attività di prevenzione delle istituzioni ha fallito.
AZIONI SINERGICHE PER DIFFONDERE LA CULTURA DELLA LEGALITA’ E DELLA PREVENZIONE :
Se le istituzioni e la società si mettono in rete e progettano esperienze spazio-temporali per i loro ragazzi si hanno risultati più soddisfacenti e più utili.
Politici, Dirigenti, Agenti della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, Insegnanti e Operatori Scolastici si sono messi in rete per progettare esperienze significative contro l’uso di sostanze stupefacenti e per contrastare le attività della criminalità organizzata, per proporre l’esempio di vite significative da prendere come punti di riferimento.
La prima fase è stata quella della ricerca sul territorio, della progettazione e della condivisione dei presupposti epistemologici, della compilazione dei moduli per la richiesta di finanziamenti alla Regione Emilia-Romagna, della messa in rete sovracomunale con l’Associazione Gruppo San Damiano di Santarcangelo di Romagna.
La seconda fase è stata quella della FORMAZIONE PERMANENTE : si sono creati i ponti ed i collegamenti fra i vari Operatori Scolastici, i Dirigenti, i Politici e gli Agenti di Polizia Municipale e della Guardia di Finanza.
Un fitto calendario ha previsto e cadenzato incontri orizzontali e verticali fra gli operatori, i genitori ed infine i bambini che sono divenuti protagonisti di esperienze calibrate per loro e le hanno sviluppate con creatività ed ingegnosità .
Gli incontri nelle scuole sono stati condotti con la metodologia della Philosophy for childrens in piccoli gruppi, che consiste nel suscitare sfide intellettuali per incentivare i bambini a porre domande, a formulare ipotesi, a ricercare dati, documenti, a produrre interviste….fino a formulare una espressione collettiva condivisa. I progetti di RICERCA-AZIONE vengono poi confrontati con gli altri gruppi .
Competenze logiche, etiche, estetiche vengono rese pubbliche ed accrescono la competenza comunicativa e meta-cognitiva.
Siamo partiti raccontando storie di mafia e gli alunni hanno subito dimostrato vivo interesse.
Le tecniche di scrittura creativa hanno estrapolato vivaci racconti ed analisi dei loro vissuti quotidiani,
poi, ormai sicuri del proprio sapere, i bambini si sono spostati per tutta la città per far vivere esperienze significative alla comunità intera .
Molto coinvolgenti sono state le manifestazioni con i cani delle unità cinofile, Ulla e Homus, che hanno perquisito tutte le istituzioni scolastiche e la Piazza del Mercato Coperto per cercare sostanze stupefacenti.
La terza fase è stata quella dei LABORATORI del cartone animato che, con l’aiuto dell’ esperto del Cartoon Club di Rimini – Riccardo Maneglia, hanno prodotto un DVD di notevole qualità sulla vita di Giovanni Falcone prendendo spunto dalla lettura del testo di Luigi Garlando , Per questo mi chiamo Giovanni, che ha vinto due premi, uno a Cattolica dall’A.N.P.I. e l’altro a Rimini nell’ambito del Festival Internazionale del cinema d’animazione e del fumetto.
La quarta fase è stata quella del Teatro dei genitori che hanno messo in scena due rappresentazioni al Teatro della Regina.
La quinta fase è stata quella del libro delle regole, nell’ambito del Progetto di continuità fra le istituzioni scolastiche comunali, i bambini più grandi hanno condotto lezioni ai più piccoli sulle regole di comportamento : storie, disegni e drammatizzazioni hanno condotto alla pubblicazione del libro Il tempo delle regole con l’aiuto della Banca Credito Cooperativo di Gradara.
La sesta fase è stata quella della restituzione alla Comunità Educante: Amministratori Comunali e Provinciali, Agenti della Guardia di Finanza hanno VALUTATO POSITIVAMENTE I PROGETTI e dato fiducia e ottimismo ai cittadini rilevando che siamo una città aperta, cordiale e disponibile verso l’Infanzia ed i Giovani.
La settima fase è stata quella della continuità con la Scuola Secondaria di primo grado che ha progettato un laboratorio teatrale sulla Legalità con l'aiuto del Rotary Club.
A cura della Dott.ssa Donatella Tommasin