Il Comune di Cattolica aderisce a RE.A.DY, la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. La decisione è arrivata durante una delle ultime sedute della Giunta Comunale.
Istituita nel 2006 a Torino, RE.A.DY ha visto nel corso degli anni l'adesione di oltre 230 partner, tra cui la Regione Emilia-Romagna e i Comuni di Rimini e Pesaro. Numerose le iniziative portate avanti dalla rete: incontri di formazione, eventi culturali, presentazioni di libri e progetti.
“La nostra Amministrazione – spiega l’Assessora alle Pari opportunità, Claudia Gabellini – è particolarmente sensibile ed attenta ai temi dell'uguaglianza di genere attraverso la sua azione intende promuove l'inclusione a 360 gradi, nell'ottica di creare un contesto socioculturale in cui tutte le persone, indipendentemente dal sesso, dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere, siano a proprio agio. Per molte persone non è ancora sicuro manifestare l'affetto in pubblico, parlare apertamente del proprio orientamento sessuale, della propria identità o espressione di genere e delle proprie caratteristiche sessuali, a casa o sul luogo di lavoro, o semplicemente essere sé stessi senza sentirsi in pericolo; non tutti si sentono sicuri di denunciare alle Forze dell’Ordine eventuali abusi verbali e le violenze fisiche”
L'adesione a RE.A.DY si inserisce nelle linee guida della Commissione Europea, che ha rimarcato come l'Unione europea debba essere in prima linea negli sforzi volti a proteggere più efficacemente i diritti delle persone LGBTQ+, combattendo la discriminazione nei loro confronti, garantendone l'incolumità, costruendo società inclusive e guidare la lotta a favore dell'uguaglianza nel mondo (in alcuni Paesi, l'omosessualità è ancora punita con il carcere, se non addirittura con la pena di morte).
Attraverso campagne di comunicazione sociale e pianificazione strategica a livello locale, gli enti che aderiscono a RE.A.DY (Regioni, Province, Comuni) perseguono gli obiettivi di: individuare, mettere a confronto e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, intersessuali e asessuali dalle Pubbliche Amministrazioni a livello locale; sviluppare azioni di contrasto alle discriminazioni di genere e di orientamento sessuale; supportare le pubbliche amministrazioni nella realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone LGBTQ+.