Sabato 15 marzo 2014
ore 18 Biblioteca Comunale di Cattolica
Terzo appuntamento di Aperitivo letterario, è la volta di Gianluca Morozzi e Heman Zed scrittori in solitario, collettivi per caso, che insieme hanno scritto
“Lo scrittore deve morire”
Ubermensch Belasco, stravagante editore di Reggio Emilia, convoca lo scrittore Francisco Portali, reduce da un terribile flop letterario, per commissionargli la stesura di quella che a sua detta è la «storia del secolo». Peccato che, a causa dei micidiali effetti di un mix di antidepressivi e vino, l’intrattabile e smemorato Belasco faccia l’errore di chiedere la stessa cosa a un altro fallimentare autore, Ladislao Tanzi. Quando inevitabilmente si ritrova sulla scrivania due romanzi dall’identica trama, in un lampo di fantaeditoria, Belasco decide di assemblarli, producendo l’agghiacciante libro Un premio da tredici.
I giovani Tanzi e Portali, nel demenziale tour promozionale che seguirà, saranno coinvolti in un’interminabile serie di situazioni losche e sgangherate. A far loro compagnia, tra gli altri, il bieco, gigantesco Lothar, ufficio stampa di Belasco, Arcovaldo Cacciapuoti, svaporato critico letterario dall’illustre passato, e l’inquietante Raul, il fan che nessuno scrittore vorrebbe mai avere. Un romanzo esilarante, che trasforma in parodia gioie e sofferenze del «mestiere».
Gianluca Morozzi vive a Bologna. Dopo gli esordi con la piccola casa editrice ravennate Fernandel, ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo Blackout, un thriller interamente ambientato all'interno di un ascensore. Oltre ai romanzi già pubblicati, ha all'attivo numerosi racconti, inseriti in diverse antologie. Nella sua produzione sono frequenti i riferimenti alle esperienze personali, in particolare quelle inerenti la fede calcistica per il Bologna FC e - soprattutto - la musica. È il chitarrista degli Street Legal, una tribute band che omaggia Bob Dylan. Ha suonato nel cd "Deviazioni", tributo a Vasco Rossi pubblicato in allegato al Mucchio Extra, realizzando con Andrea Parodi il brano "Brava". Ha pubblicato i romanzi Dieci cose che ho fatto ma che non posso credere di aver fatto, però le ho fatte, Accecati dalla luce e la raccolta di racconti Luglio, agosto, settembre nero, tutti usciti da Fernandel.
Per Guanda invece: Blackout, L'era del porco, L'Emilia, o la dura legge della musica (un saggio), Despero e la graphic novel Il vangelo del coyote, oltre al romanzo Colui che gli dei vogliono distruggere.
Un suo racconto compare anche nella raccolta Semi di fico d'India edita da Nuova Dimensione.
Nel 2011 esce, pubblicato da Guanda, il romanzo Chi non muore e siamo in attesa dell'imminente uscita di Radiomorte
Heman Zed vive a Padova. Dopo aver viaggiato per l’Europa lavorando come dj, importatore di abbigliamento fetish e anelli per body-piercing, ora collabora con un’associazione no-profit impegnata in progetti sociali multimediali. È un appassionato studioso di storia contemporanea. Ha esordito per Il Maestrale nel 2007 con La cortina di marzapane, che presto diventerà un film per la Rai e che ha già ricevuto la Menzione Speciale all’XI edizione del Premio «L’Albatros - Città di Palestrina». Ha fatto seguito al libro d’esordio il romanzo comico-satirico La Zolfa (Il Maestrale 2009)
Al termine, come ormai è tradizione, ci salutiamo con un aperitivo offerto dalla Pasticceria Staccoli
e dalla Tenuta del Monsignore
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