La mancata assegnazione della Bandiera Blu alle spiagge di Cattolica è motivo di profondo rammarico, gli uffici e l'amministrazione hanno tenacemente partecipato all'Iter burocratico necessario, ma purtroppo nel giro dei due anni precedenti 4 delle cinque acque del litorale di Cattolica sono passate da eccellenti a buone.
La procedura operativa per partecipare all'assegnazione del riconoscimento, dice che solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti possono presentare candidatura.
Attualmente siamo in attesa che la FEE - Foundation for Environmental Education organo internazionale che assegna il riconoscimento – chiarisca ufficialmente quali siano le ragioni, pur tuttavia abbiamo motivo di pensare che l'unico presupposto di esclusione sia stato questo.
Di ciò gli amministratori e gli uffici ne erano a conoscenza ed hanno attivato già dall'autunno scorso una serie di azioni politiche e burocratiche atte alla riqualificazione delle nostre acque. Purtroppo è un percorso lungo, che non può essere compiuto in completa autonomia ma è interdipendente da altri Enti e Comuni.
Questo problema andava affrontato da anni, è stata una delle prime criticità che i tecnici comunali hanno evidenziato e su cui l'amministrazione si è attivata, la poca lungimiranza che ci ha preceduto ha portato alla situazione attuale. Qui non c'entrano i rapporti con gli organismi di controllo, ma semplicemente vengono valutati dei dati oggettivi che hanno una coda pluriennale, perché Il meccanismo di calcolo della classificazione delle acque (D.Lgs 116/08 ) viene fatto ogni anno basandosi sui dati degli ultimi 4 anni.
I tecnici Comunali di Cattolica hanno una vasta competenza nel merito, siamo sicuri che il percorso intrapreso, la sensibilità di cittadini e categorie unito al forte impegno dell'amministrazione saranno il percorso giusto per arrivare a riprenderci il riconoscimento oggi perso.
Quando si parla di interdipendenza è giusto sapere che il Comune di Cattolica da diversi anni è anche capofila della depurazione di vallata: qui si trattano le acque reflue di Cattolica, Morciano, S.Giovanni in M. e Misano Adriatico. In tempo secco non ci sono problemi di sorta. Il problema si pone solo quando piove e si aprono alcuni sfioratori e il by pass. A questo bisogna aggiungere che il territorio di Cattolica, è più penalizzato di altri anche dal punto di vista morfologico e orografico, avendo un tratto di costa di poco più di 2 km con tre Torrenti (Tavollo, Ventena e Conca)che sfociano a mare.
É comunque doveroso ricordare che Cattolica ha una classificazione che va da buona a eccellente. Il nostro mare è più controllato che in altre località (quest'anno a partire dal 15 maggio per ben 13 volte verranno fatti i campionamenti).
Davide Varotti