Il secolare cedro dell’Atlantico torna alla città con ‘L’Abbraccio’ dello scultore Augusto Gennari
La cerimonia di inaugurazione si svolgerà sabato 21 aprile, alle ore 17
presso i Giardini di Piazzale Roosevelt
alla presenza del Sindaco Mariano Gennari, dell'Assessore alla Cultura Valeria Antonioli, della poetessa Maria Teresa Codovilli, di Remo Gennari presidente dell'Associazione Dimoraeventi.
Avrebbe compiuto 104 anni il cedro dell’Atlantico che per tanti anni ha donato ombra agli abitanti di Cattolica che amavano sostare nei giardini di Piazzale Roosevelt, di fronte al Municipio. Un vero e proprio simbolo per tante generazioni di cattolichini, è stato abbattuto nel 2006. In molti si saranno chiesti che fine abbia fatto e forse in pochi sanno che il suo destino non era quello di finire bruciato in qualche camino. Un destino più glorioso lo attendeva: l’incontro con lo scultore Augusto Gennari, scomparso nel 2013. Un incontro casuale che si è trasformato in un sentimento artistico. - Quel tronco era proprio ciò che mi serviva per realizzare un’opera che meditavo da tempo e che si chiamerà ‘L’Abbraccio’. Avevo già dei disegni preparatori, mancava solo la materia prima. - Questo raccontava Gennari in un'intervista rilasciata ad un quotidiano locale. Augusto Gennari, plasmando creature artistiche che per il loro legame con la primordialità degli elementi superano i limiti del tempo, è di certo l’interprete privilegiato per ridare anima a quello che per tanto tempo ha rappresentato un punto di riferimento per la cittadinanza. Dopo più di dieci anni, grazie all’impegno del fratello dell’artista, Remo Gennari, e grazie alla sensibilità del Sindaco Mariano Gennari e dell’Amministrazione Comunale, ‘L’Abbraccio’ torna alla città nel suo spazio reale, dove è sempre esistito, dal 1914, proprio come il palazzo comunale. Il cedro dell’Atlantico viene restituito ai cittadini sotto forma di statua bronzea, derivata dalla fusione della statua in legno che l’artista ricavò dal tronco centenario e che ora appartiene ad un collezionista privato. Un modo per rendere omaggio allo scultore prematuramente scomparso, alla sua arte e al suo amore per la città. L’opera di Gennari rappresenta dunque un abbraccio ideale con la città, come memoria evocativa e al tempo stesso reale del ciclo della vita della città stessa. Un simbolo ideale che viene ricontestualizzato con amore da mani sapienti.
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