DANZA
4 marzo 2017 ore 21.00
Alessandro Sollima
AD LIBITUM (15’)
Concetto e danza: Alessandro Sollima
Musica: Black to Comm
Ad Libitum è un assolo di improvvisazione. ‘A piacere’, questo assolo rappresenta il tentativo di imprimere nella memoria ricordi che altrimenti andrebbero persi. Come lo si farebbe scrivendo su un diario i propri pensieri, sentimenti e ricordi, voglio provare a farlo utilizzando il movimento in scena. “Essere qui ed ora! Non nel passato ricordando cosa è stato, cercando di aggrapparti a qualcosa che non è più. Non nel futuro, dominato dall’ansia, chiedendoti come sarà, sperando. Nel momento presente. Aspetta. Osserva.”
Al momento, avendolo presentato più volte in pubblico, lo spettacolo ha una struttura molto chiara dentro la quale poter creare piccole varianti non sostanziali.
Alessandro Sollima si è avvicinato alla danza contemporanea nel 2009 frequentando Modem diretto da Roberto Zappalà. Collabora con Simona Miraglia al progetto Il II SESSO, pluripremiato in diversi festival italiani. Nel 2011 comincia a frequentare Northern School of Contemporary Dance(UK) e successivamente la Salzburg Experimental Academy of Dance(AT). Finiti gli studi nel 2014 lavora con Simone Forti al Museum der Moderne di Salisburgo. E’ membro stabile di Milan Tomasik & Co. Tra le personalità che hanno portato al suo sviluppo artistico David Zambrano, i membri de Les Slovaks, Edivaldo Ernesto, Giovanna Velardi.
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Kor’sia
YELLOWPLACE (13’)
Ideazione e coreografia: Mattia Russo e Antonio de Rosa
Drammaturgia: Paco Bezerra
Interpreti: Mattia Russo e Antonio de Rosa
Il colore è il punto di partenza per lo sviluppo di Yellow Place dove due sconosciuti s’incontrano e raggiungono rapidamente il punto più intenso del loro rapporto. Drammaturgicamente è diviso in tre parti, come i tre stadi della crescita. Il primo è l’incontro degli innamorati, l’emozione del viaggio a due. Successivamente, il rapporto si evolve in una situazione nevrotica, di dipendenza, in cui uno ama per entrambi, e l’altro ama solo se stesso. Alla fine, il pas de deux prima di separarsi, in cui tutto ritorna ad una situazione di calma. Pronti ad abbandonarsi senza saperlo, idealizzano il loro amore come l’alchimista che ha estratto la cosa più preziosa. Il primo conflitto reale è prodotto nel perseguimento del sogno di stabilità e armonia. Una delle due parti si preoccupa per se stessa. L’altra necessita di una forza doppia, essendo in grado di vivere la doppia presenza all’interno della propria essenza, sognando la natura irreale che non esiste. Invecchiare insieme è verità o finzione?
Mattia Russo, Antonio De Rosa / Kor’sia deriva dall’esigenza di provare, dalla necessità di rendersi visibili. Chiede urgenza di utilizzare un linguaggio che la parola non riesce a esprimere. Kor’sia, fondata da G. Dagostino, A. de Rosa, D. Tortelli e M. Russo, trova espressione nell’associazione di un’idea culturale comune. L’equipe si pone come principale obiettivo quello del rischio, introducendosi in maniera attiva nella rete sociale che muove la scena contemporanea. Altri lavori: Descamino de Dos – 1° premio al New York Burgos, Fratres per Introdans, Recapitulo per il museo MCA Chicago, Capra Pelada in collaborazione con la Compañia Nacional de Danza, A’AB per il Guggenheim di Bilbao, Serial/Number: For now liquid days in collaborazione con CND, Madrid.
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Marco D’Agostin
EVERYTHING IS OK (30’)
Un progetto di e con Marco D'Agostin
Suono LSKA
Non lontano dalle problematiche di una quotidianità che bisogna affrontare e condividere con coraggiosa intraprendenza è il corpo iperattivo, prismatico, che si fa carico di tutti gli stimoli del mondo e che si propone in Everything is OK, esperimento sulla stanchezza del guardare.
Da un lato il performer. Egli incarna una catena ininterrotta di movimenti, depositando segni, posture e dinamiche che richiamano a sé il vasto territorio dell’intrattenimento, attraversato dalle sue origini ad oggi. È una danza che si vuole efficiente nella propria articolazione anatomica, ma che allo stesso tempo consegna un guardare fragile, un’umana presenza a muoverla. Dall’altra parte il pubblico, sottoposto a un bombardamento d’immagini al fine di vuole testarne il limite di sazietà, il personale ma inevitabile tracollo, il momento in cui si rende necessaria la resa, in cui lo sguardo, appunto, si stancherà di guardare.
Marco D’Agostin, formatosi con maestri di fama internazionale (Y. Godder, N. Charnok, E. Greco) inaugura la propria carriera di coreografo con l’assolo Viola, che vince il premio del pubblico e quello della giuria nel concorso Premio Giovane Danza d’Autore Veneto del 2010, prima di iniziare una lunga tournée in Italia (Rete Anticorpi XL) e all’estero (Aerowaves 2011). Seguono Spic & Span, creato con Francesca Foscarini e Giorgia Nardin, Menzione Speciale al Premio Scenario 2011 e finalista al 17MasDanza Dance Festival; Per non svegliare i draghi addormentati (Premio Prospettiva Danza 2012 e rete Teatri del Tempo Presente 2013).Come performer lavora per Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, A. Sciarroni, T. Martin, W. Collins, L. Santoro. Come coreografo, è invitato a numerosi progetti di ricerca internazionali: Choreoroam Europe, Tryptych, Act Your Age
A seguire brindisi con gli artisti in collaborazione con Antica Pasticceria Staccoli e Enio Ottaviani Vini e Vigneti.
Per ulteriori informazioni: www.teatrodellaregina.it facebook.com/teatrodellaregina
Salone Snaporaz, Piazza Mercato 15 - 47841 Cattolica (RN)
Info e prenotazioni: tel. 0541 966778 / 0541 960456
mail: info@teatrodellaregina.it
Vendita online: www.vivaticket.it.
Biglietteria aperta il giorno dello spettacolo dalle ore 20.00.
Ingresso unico: 7 euro